Negli ultimi anni si sono introdotte alcune tecnologie utili alla misurazione e valutazione delle costruzioni; due di queste rappresentate dai termografi e dagl’infrarossi. Essa è una tecnica ampiamente conosciuta e sperimentata efficacemente nella manutenzione degli impianti elettrici ed in genere di tutti gli impianti ed i processi industriali dove la temperatura rappresenta un fattore critico per l’affidabilità e la sicurezza degli stessi. L’immagine termografica è una “mappa” dell’energia raccolta dalla termocamera ed emessa dal componente oggetto di indagine.
La tecnologia ad ultrasuoni
Gli ultrasuoni sono una tecnica meno conosciuta, ma che si configura sia come “completa”, sia come perfettamente complementare alla termografia per alcune indagini. La tecnica ultrasonora consiste nella rilevazione del rumore ultrasonoro nelle frequenze non udibili all’orecchio umano (dai 15000 hz e maggiori) e nella conversione, mediante uno specifico circuito eterodinico presente nello strumento, di tali rumori in frequenze udibili che mantengono la stessa “caratteristica qualitativa” del suono (senza perdere la misura di decibel originali), rendendo distinguibili da un operatore addestrato le diverse anomalie. L’operatore, nei modelli più diffusi, ascolta il rumore “convertito” mediante una cuffia che nel contempo lo protegge dalle interferenze causate del rumore udibile presente all’interno dell’azienda ove avviene la rilevazione. Il vantaggio di rilevare rumori ad elevata frequenza consiste anche nell’elevata direzionalità di tali rumori, e quindi nella precisa individuazione della loro sorgente di emissione.
Gli strumenti più moderni e costosi sono in grado di registrare in file il rumore originale rilevato, e dispongono di software che ne consentono analisi avanzate in frequenza, facilitando anche l’individuazione della specifica sorgente di emissione in macchine complesse.
La combinazione di termografia ed ultrasuoni
Da questi poche righe, si vede come le due tecniche, termografica ed ultrasonora, siano complementari e come l’affidabilità delle interpretazioni non possa prescindere da procedure operative di condition monitoring che le applichino entrambe.
Introduzione alle linee guida per misurazione e valutazione delle costruzioni
Queste linee guida forniscono indicazioni in ordine alla progettazione e alla revisione annuale del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance (nel seguito SMVP) che ogni amministrazione adotta ai sensi dell’art. 7 del d.lgs. 150/2009.
L’approccio metodologico sotteso a queste linee guida può essere così sintetizzato:
- affronta alcuni aspetti emersi come particolarmente critici dall’analisi dei SMVP attualmente in uso;
- valutazione ed il collegamento tra performance organizzativa e performance individuale;
- consente alle amministrazioni di declinare i SMVP nella maniera più funzionale alle proprie esigenze organizzative;
- non fornisce indicazioni dettagliate e vincolanti sui singoli contenuti dei SMVP.
Il ciclo della performance e il Sistema di Misurazione e Valutazione
Il SMVP è un insieme di tecniche, risorse e processi che assicurano il corretto svolgimento delle funzioni di programmazione, misurazione, valutazione e rendicontazione della performance, ossia del ciclo della performance.
Con il d.lgs. 150/2009, modificato dal d.lgs. 74/2017, le amministrazioni pubblicano e aggiornano annualmente un documento che ne descrive il funzionamento; in questo documento, si riportano anche i ruoli e le responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi di programmazione, misurazione, valutazione e rendicontazione.